Pescatori prigionieri? Noi ad addestrare i libici.

Mentre i nostri pescatori erano imprigionati, noi addestravamo la Guardia Costiera libica!

Il giorno 18 dicembre dopo 110 giorni di prigionia durissima, sadica e feroce, finalmente i nostri 18 pescatori di Mazara sono stati liberati dal Dittatore Haftar.
A dare la notizia con tanto di “fanfare” mediatiche?
Ovviamente il Ministro Bibitaro, che con il suo solito trionfalismo si è appuntato la solita medaglia che noi definiremmo invece l’ennesima “patacca” rifilata a tutti coloro che ancora credono al peggior Ministro degli Esteri del dopoguerra.
Nei fatti:
Mentre i nostri conterranei erano nelle carceri libiche lo sapete cosa stava facendo il nostro Governo Italiano, in coordinamento con la Guardia di Finanza?
Semplice, addestrava 24 “tecnici” libici per poter adoperare le motovedette italiane, già regalate/donate precedentemente, dallo Stato italiano ad Haftar e trafficanti vari.    
Insomma loro a tenere in prigione i nostri 18 pescatori, noi invece ad addestrare 24 libici!
Ecco sotto la notizia da fonte certa e certificata.

Da Latina Oggi – 21/12/2020 11:30
Se ne sono andati via sabato mattina più o meno come erano arrivati, su un bus della Guardia di Finanza fino in aeroporto.

E’ finito dopo un mese esatto l’addestramento di 24 tecnici della guardia costiera libica, tenuto presso la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gaeta e che consentirà loro di essere pronti quando entrerà in servizio l’ultima delle motovedette fornite dall’Italia nell’ambito di un accordo sulla sicurezza nel Mediterraneo, che è cominciato più di dieci anni fa. 
Un corso accelerato il loro che prevedeva lezioni tecniche nella sede della sezione navale e il soggiorno in un albergo fuori dal centro storico. Il costo dell’intera formazione è stato sostenuto dal Governo italiano nell’ambito del protocollo di collaborazione tra Italia e Libia per il pattugliamento nel Mediterraneo che, in pratica, è il controllo delle partenze nei profughi verso l’Europa. Il fatto che questo corso di formazione sia avvenuto nello stesso periodo in cui mezza Italia era in apprensione per il trattamento dei pescatori in stato di restrizione della libertà in Libia, è stato solo una coincidenza, per quanto potrebbe sembrare una bizzarria. 
Dello svolgimento del corso ha dato notizia già a fine novembre il sito ufficiale della guardia costiera libica, ma la stessa pubblicità non è stata data in Italia.

Meno male che Di Maio resterà disoccupato a breve.