ONG ALL’ASSALTO DELL’ITALIA

Mentre Grecia e Spagna le boicottano.

Le norme spagnole, con cui è stata supportata la “minaccia” di una sanzione a Open Arms nel 2019, sono state introdotte nel 2011, ma fanno riferimento a contesti più generici rispetto a quelli disciplinati dall’Italia. La legge iberica infatti fa riferimento a possibili violazioni, per esempio, sulla sicurezza marittima, e riguarda solo le navi che sottostanno alle leggi spagnole. Nel caso specifico, alle navi che battono bandiera spagnola che conducono operazioni di salvataggio nel Mediterraneo.

Vediamo adesso qual è il quadro nell’altro Paese di maggiori sbarchi in Europa, ossia la Grecia.

La situazione in Grecia

Con l’aiuto dei nostri colleghi fact-checker greci di Ellinika Hoaxes abbiamo verificato che cosa rischia secondo le leggi in Grecia una Ong che volesse portare in territorio ellenico dei migranti salvati in mare.

L’articolo 30 (Άρθρο 30) del “Codice in materia di immigrazione” – come modifica dall’articolo 12 (Άρθρο 12) della legge n. 4637 del 2019 – elenca una serie di sanzioni per «capitani o comandanti di navi, imbarcazioni o conducenti di qualsiasi mezzo di trasporto che introducono in Grecia persone senza il permesso d’ingresso o a cui è stato negato l’ingresso».

Chi commette questo reato rischia in Grecia fino a 10 anni di carcere e una multa da 30 mila a 60 mila euro per ogni persona trasportata, cifre che salgono a 60-100 mila se chi commette il reato lo fa per guadagnare soldi.

Queste leggi si applicano ovviamente anche alle navi Ong e ai membri del loro equipaggio, ma non c’entrano con le multe italiane, ma semmai con il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, che anche in Italia è punito con multe e reclusione, a meno che non sia giustificato dal cosiddetto «stato di necessità» (per esempio, nel caso del salvataggio di persone in mare).

Come ci hanno spiegato i nostri colleghi di Ellinika Hoaxes, ad oggi non risulta comunque che navi Ong abbiano direttamente trasferito migranti dalla Turchia alla Grecia, sebbene ci siano stati casi di arresti di membri di organizzazione umanitarie accusati di aver trainato verso le isole greche imbarcazioni con a bordo migranti, non in immediato pericolo di vita.

Il verdetto

Secondo Carlo Sibilia (M5s), «cancellare le multe alle Ong» rischierebbe di creare «una pericolosa disomogeneità in Europa», dal momento che «la Spagna continua ad averle». Abbiamo verificato e da un punto di vista delle leggi vigenti le cose non stanno proprio così.

A luglio 2019 la Marina mercantile spagnola aveva avvertito la nave Ong Open Arms che avrebbe rischiato multe tra i 300 mila e i 900 mila euro se avesse condotto operazioni di salvataggio in violazione delle leggi spagnole (che valgono, appunto, per navi battenti bandiera della Spagna) sulla sicurezza marittima e senza il permesso e il coordinamento delle autorità italiane o maltesi. Insomma, non per il semplice ingresso nelle acque territoriali spagnole.

Se si allarga lo sguardo all’altro Paese europeo di sbarco dei migranti, ossia la Grecia, si scopre che anche qui non esistono multe specifiche per le navi che entrano in acque territoriali greche con a bordo migranti. Esistono invece sanzioni per chi commette il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, cosa che avviene in Italia indipendentemente da quanto stabilito dal “decreto Sicurezza bis”.