IL PICCOLO? NON CAMBIA UN CAVOLO!
Il giornale cittadino è passato di proprietà pochi mesi fa.
Venduto dal Gruppo Ge.di (Repubblica, Stampa ecc) ad un gruppo di industriali che hanno anche acquisito altri giornali del Triveneto, tra i quali, il Messaggio Veneto.
Si sperava in un cambio di rotta.
Dalla sfacciata linea editoriale pro sinistra, buonista e pro emigrazione ad una più consona ai difficili tempi che sta passando la città causa un’ immigrazione imposta e ormai non più sopportata dai cittadini, con un crollo della sicurezza cittadina.
Invece? Ogni giorno articoli per Chiesa, Caritas, Onlus, piagnisteo sugli ospiti stranieri, decine di articoli sull’accoglienzasul Silos, su Piazza Libertà, di chiaro stampo sinistroide.
D’altronde cosa pretendere dal Direttore Ubaldeschi che proviene dal Gruppo Gedi (La Stampa/Repubblica) Se non una linea editoriale di parte.
Inoltre basta leggere i report sugli ultimi avvenimenti nella vicina Monfalcone, dove il Piccolo ha pubblicato decine di articoli che predicavano il “vogliamoci bene”, poveri stranieri non possono pregare (falso) e via dicendo,dimenticandosi di una situazione sociale esplosiva nei confronti dei residenti causata da migliaia di “ospiti” che di integrarsi non ne vogliono sapere!
D’altronde il quotidiano di Trieste ha perso e sta continuamente perdendo lettori e copie vendute.
Cari industriali diteci una ragione UNA! Per la quale un cittadino dovrebbe comprare il quotidiano?
A presto!