BUSINESS IMMIGRAZIONE A TRIESTE, A QUANDO I CONTROLLI?

Da molti mesi ormai la Guardia di Finanza, sta aprendo inchieste, in tante Regioni e città italiane, sulla gestione dei finanziamenti destinati al “business immigrazione. Stanno venendo a galla gestioni, irregolari e marce, fondate su fatturazioni false e gonfiate, bilanci farlocchi e/o inesistenti e ladrocini vari dovuti alla compiacenza di 5 anni di governo di sinistra e di tanti Prefetti che hanno chiuso entrambi gli occhi a fronte di un fiume di denaro che ricordiamo sono nostre tasse pagate.

A fronte della sempre più pressante richiesta di altri finanziamenti da parte dell’Ics e Caritas che piangono, per mancanza di risorse, sarebbe ora che anche a Trieste ed in Regione si facesse, finalmente chiarezza e forse pulizia di gestioni passate che noi riteniamo, opache, sospette e  deficitaria sotto il profilo della trasparenza contabile. Negli anni del Prefetto Porzio non c’è stata la pur minima pubblicazione e rendicontazione pubblica di quanto è stato speso per l’accoglienza.

Ricordiamo alla Corte dei Conti alla Procura ed alla Guardia di Finanza che sono stati spesi soldi delle nostre tasse ed è nostro sacrosanto diritto sapere come sono stati spesi e gestiti. D’altronde è prassi normale (ma non a Trieste?), ma soprattutto legge dello Stato pubblicare i bilanci dei soldi pubblici. Perché non si fa, perché nessuno controlla? Cosa c’è sotto? 

Concludiamo stigmatizzando il silenzio, in merito, di tutte le istituzioni politiche in merito che fino a poco tempo fa, ne hanno fatto una bandiera per la campagna elettorale. Gatta ci cova.

CENTRO DESTRA, SE CI SEI BATTI UN COLPO!