LA CALATA DEI BARBARI, TRIESTE ALLO SBANDO

Risulta difficile scrivere qualcosa, in questi momenti di grande dolore, pensando sempre ai 2 poveri ragazzi/poliziotti uccisi da bestie importate dall’estero, che sapevano maneggiare un’arma.

Però noi e Voi tutti, siamo qua adesso e dobbiamo guardare al futuro e cercare di costruire e lottare per il nostro futuro, se non altro per i nostri figli e nipoti, prendendo spunto proprio da questa atroce tragedia, che il destino ha riservato a 2 giovanissimi servitori dello Stato e della Città.

Alcune cose quindi vanno dette, scritte ed urlate, a chi amministra la città ed a chi dovrebbe provvedere alla sicurezza dei cittadini. Ci avete stufato con le Vostre vuote parole accompagnate dalle lacrime, politiche ed istituzionali, di coccodrillo!

O a breve ci sarà un cambiamento di passo, con l’arrivo di rinforzi in città ed al confine, con un relativo adeguamento dell’equipaggiamento della Polizia e dei Carabinieri, oppure prevediamo, come già fatto qualche ulteriore vittima. Ma questa volta probabilmente toccherà a qualche civile nostro concittadino o, purtroppo, a qualche turista. 

Perché affermiamo questo? Semplicemente perché abbiamo ricevuto un’informativa da parte di nostri amici oltre confine, dell’arrivo di molte centinaia se non migliaia di disperati provenienti dalla Croazia e poi dalla Slovenia. Molti di questi sono affetti da malattie e patologie virali, che potrebbero mettere a rischio la salute dei nostri più deboli, concittadini vecchi e bambini.

Ma soprattutto, sottolineiamo,  la nostra povera Trieste corre il rischio di essere letteralmente invasa da persone che non hanno nulla da perdere che potrebbero creare un caos inaudito ed ingovernabile in tutta la città. 

Sig. Sindaco, come 3 giorni fa (prima dei fatti tragici) l’avevamo avvertita, con un post su Fb (che Lei ha letto ) dove scrivevamo che un eventuale atto di violenza poteva minare l’immagine turistica di Trieste, quale città sicura e modello. Ora la preavvertiamo che se dovessero ripetersi altri episodi di violenza, si potrebbe verificare un crollo nell’affluenza turistica.   

Sig. Prefetto e Sig. Questore 3 giorni fa (prima dei fatti) pubblicammo una lettera accorata dai toni accesi e duri, per avvertirvi che la situazione della sicurezza in città ormai stava diventando deficitaria.

Ora Vi preavvertiamo che ad ottobre e novembre Vi troverete “torme” di immigrati, che dovrete fronteggiare con le poche forze disponibili. E che Voi colpevolmente non avete mai implementato chiedendole per tempo al Ministero degli Interni. 

La conclusione? Se dovessero verificarsi altri episodi di straordinaria violenza (sull’ordinario ormai siamo abituati) chiameremo la cittadinanza in piazza e per le strade, ovviamente chiedendo sicurezza, protezione, controllo del territorio e le vostre dimissioni.