UN QUOTIDIANO CHE DIFENDEVA LA CITTÀ, ED ORA DIFENDE L’IMMIGRAZIONE

Domenica 28 Luglio 2019, il quotidiano locale ha dedicato ben quattro pagine all’immigrazione, difendendo a spada tratta un business che ci sta costando fior di milioni e fior di tasse.

È evidente e lampante che ormai il giornale cittadino è schierato politicamente, abdicando dal suo ruolo d’informazione e di opinione che dovrebbe essere super partes.

Un giornale che, secondo noi,  ha ormai  perso qualsiasi autonomia giornalistica, che nei tempi che furono erano stati un valore ed un simbolo per la città.

Un quotidiano che sta seguendo pari passo il declino “guidato” della nostra amata città.

Una linea editoriale che impedisce a molti bravi giornalisti di esprimersi liberamente e di portare, quindi, a conoscenza dei cittadini, i veri problemi della città. Ferriera, Coop Trieste, inquinamenti, Fondazione Cassa di Risparmio, autonomia della città, Sanità, tutti temi che vengono affrontati unicamente come pura ed asettica cronaca degli avvenimenti che in questi anni hanno piegato la nostra città. 

Caro quotidiano quando farai un bell’articolo sui soldi spariti dalla Fondazione Cr Trieste o dove son finiti gli incassi del Museo di Miramare o su che fine hanno fatto i 50 Milioni promessi per il Porto Vecchio?

Quando finalmente scriverai e riporterai la verità sul tram di Opicina, pubblicando la delibera Giuntale ( Dipiazza presente ) nella quale era stato deciso di spalmare lavori e finanziamenti fino al 2021?

Perché non hai mai fatto un’inchiesta su come sono stati spesi e suddivisi, negli anni del Prefetto Porzio, le decine di milioni piovuti a pioggia su Ics e Caritas?

Ti dimentichi del nostro Ospedale Maggiore e del suo Pronto Soccorso, ormai declassato ad astanteria. Basterebbe la riapertura h 24, per risolvere i problemi a Cattinara? E tu zitto?

Non chiedi a chi di dovere, perché perché il 112 accentrato in Friuli, provoca disagi, dolore e rabbia nell’unica vera città della Regione e non venga riaperto il 118 cittadino.

Non ti sei mai posto il problema delle tasse che se ne volano a Roma ed in Regione ed in città solo le briciole?

Cari giornalisti vi ricordiamo che esiste un Comitato di Redazione, che dovrebbe far da contrappeso all’Editore ed al Direttore, nelle scelte giornalistiche.

Ma esiste ancora un Comitato di Redazione? Chissà, forse si farà vivo alla prossima ristrutturazione aziendale, quando taglieranno stipendi ed orari ai giornalisti. 

Ed i giornalisti? Ovvio chiederanno solidarietà alla città ai cittadini ed ai lettori, ma sarà troppo tardi.